Come dire no ai figli adolescenti

13.03.2024

Il tema dei NO è piuttosto ricorrente, perché gli adolescenti non si risparmiano nel chiedere e soprattutto nel chiedere cose assurde. Il problema è che la maggior parte dei No, per quanto giustificati e sensati, non vengono accolti di buon grado dai ragazzi che finiscono per scatenare una guerra, ognuno a suo modo: ribellione, scenate o silenzio.

In ogni caso per il genitore non è mai piacevole.

Qualche NO va detto eccome, ma se per ogni NO ci lasci il fegato o ti becchi un muro in faccia per giorni, probabilmente c'è qualcosa che si può rivedere.

Il NO non ha nulla che non va di per sé, ma ci sono NO che hanno un pessimo effetto e che bisognerebbe evitare:

  • il NO secco punto e basta

  • il NO perché lo dico io

  • il NO perché decido io

  • il NO, ti ho di ho detto NOOO!!!

  • il NO che poi diventa un sì per stanchezza

  • il NO che qualcun altro in casa lo sostituisce con un Sì

Che cosa fare allora?

Imparare a dire NO nel migliore dei modi, che non è una certezza di pace e amore in famiglia, ma almeno sai che hai fatto il possibile per limitare le contestazioni, senza tuttavia perdere il tuo ruolo di guida autorevole.  

Come fare, lo vediamo adesso. 

come dire no ai figli adolescenti - 5 regole efficaci

Regola n. 1:

 ASCOLTARE E APPROFONDIRE

Prima di dire quel NO velocissimo, spontaneo che esce immediatamente dalla tua bocca, appena tuo figlio formula la sua richiesta assurda, fai un bel respiro e mettiti in ascolto. Ascolta quello che ti chiede e fai domande, anche se sai già che sarà comunque NO.

Questo è importante, perché quella richiesta che è assurda per te e che probabilmente è assurda anche in senso oggettivo, non lo è per tuo figlio o tua figlia. Se te lo chiede, vuol dire che è importante per lui o per lei. Giusto o sbagliato che sia, questo è un dato di fatto.

Metterti in ascolto e approfondire il tema, farà capire a tuo figlio o a tua figlia, che ti interessa sapere il suo punto di vista e credimi che non è poco, perché lo sentirà.

Regola n. 2. 

MOTIVARE IL NO

Se hai deciso di negare quella richiesta, c'è sicuramente una motivazione, che è ovvia per te, ma non per chi ha formulato la richiesta e vorrebbe un sì. Ecco perché un NO va sempre spiegato. Questo ti aiuterà a far capire a tuo figlio o a tua figlia che hai preso in considerazione quello che ti ha detto, anche se non lo condividi,

Il NO senza spiegazioni viene percepito dall'adolescente come un NO di principio o come una presa di posizione contro di lui. La motivazione non farà saltare di gioia tuo figlio o tua figlia, ma l'effetto è pur sempre meno impattante rispetto al NO secco, punto e basta.


Regola n. 3 

 Il GIUSTO TONO

Il NO deve essere autorevole, detto con fermezza e sicurezza, ma pur sempre con toni pacati e accompagnato da parole che non esprimono giudizi o comandi. Questa è la linea sottile che non va valicata tra autorevolezza e autorità. La tua posizione di genitore in questi casi è la posizione del leader che guida e nel guidare prende anche decisioni. Non è la posizione di capo che comanda a prescindere.

Regola n. 4. 

IL NO COERENTE 

Un NO autorevole è anche un no che rimane tale ed è quindi opportuno non cambiare idea perché ti sfinisce sentire l'insistenza di tuo figlio. Il NO va mantenuto se questa è la tua visione. Se non sei convinta/o,  allora non dire nulla, se non che ci penserai.

Regola n. 5. 

IL NO CONCORDATO

Quando sai che tuo figlio chiederà anche all'altro genitore, è importante che prima di dire NO, ti confronti in modo tale da non ritrovarti nel ruolo del cattivo/a, perché l'altro dirà di sì. Il tema è particolarmente sentito nelle situazioni di genitori separati, dove non sempre si riesce a mantenere una linea educativa comune.

La cosa da fare è comunque quella di conservare uno spazio di incontro su questi aspetti, rimanendo uniti in questo, almeno per quanto riguarda decisioni e richieste importanti dei figli evitando di dare risposte divergenti. .

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Per concludere, dire NO rientra certamente nel tuo ruolo genitoriale, ma il tuo modo di saper dire NO può fare la differenza. 

Ben intenso: comunque tu glielo dica, un adolescente non farà mai i salti di gioia davanti ad un tuo NO, ma puoi almeno prevenire o contenere reazioni sgradevoli.

Puoi prevenire anche le bugie, perché, dopo tanti NO, gli adolescenti tendono a trovare altre strade per fare quello che vogliono.

Non è facile, me ne rendo conto, perché per farlo nel migliore dei modi, bisogna imparare e allenare vere e proprie competenze di comunicazione consapevole che ti aiutano a veicolare quel bene che vuoi ai tuoi  figli anche nei NO e nel modo più comprensibile per loro. 

Questa è una grossa parte del mio lavoro per le mamme e i papà che scelgono di lavorare con me.

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